BRESCIA
Sono, dunque posso (e posso dimostrarlo)
Nella sede di Brescia di IAL Lombardia formazione, tirocini e inserimenti al lavoro di disabili con il progetto DEA
Sono, dunque posso (e posso dimostrarlo). È lo slogan scelto per la promozione di un percorso per l’inserimento lavorativo di persone con disabilità nell’ambito del progetto D.E.A. Disability Employment And inclusion
Finanziato da Fondazione Cariplo, il progetto è realizzato da IAL Lombardia attraverso le sue sedi di Brescia, Milano, Monza e Varese con il concorso di numerosi partner e in collaborazione con le reti territoriali dei servizi di inclusione sociale.
Il segmento progettuale di IAL Brescia
Allo IAL Brescia sono complessivamente 20 le persone prese in carico: 6 con disabilità sensoriale; 11 con disabilità cognitiva; 3 con disabilità fisica grave: attraverso i Servizi al lavoro, parte integrante dell’offerta IAL, sono stati coinvolti in un percorso di formazione per l’adeguamento delle competenze e un tirocinio extra curriculare per consentire l’apprendimento sul campo, favorendo al tempo stesso l’adattamento al contesto di lavoro in una dimensione “protetta” con la creazione di postazioni di lavoro “sicure”.
Come nella Cooperativa “La Fontana” di Lumezzane, partner di questa azione formativa, che grazie alle risorse del progetto ha messo a norma il laboratorio di assemblaggio e un’area del laboratorio tessile, con una segnaletica sicurezza di tipo visivo e acustico. La creazione di queste speciali postazioni di lavoro consentirà alla cooperativa, una volta terminato il progetto, di garantire anche ad addetti sordomuti di poter lavorare in sicurezza, superando un problema che le persone con disabilità sensoriale che entrano nel mondo del lavoro avvertono come uno dei più critici.
Generate nuove opportunità occupazionali
Delle 20 persone prese in carico, 8 sono state inserite con contratto di lavoro subordinato (metà a chiamata nominativa e metà attraverso la convenzione prevista dall’articolo 14 della legge sull’inserimento lavorativo dei disabili, che assolve l’impresa dall’assunzione obbligatoria in presenza però di una commessa di lavoro alla cooperativa sociale che opera l’assunzione), 4 con contratto di tirocinio extra curriculare, 7 con finanziamento proprio del progetto. Di questi ultimi, uno è stato trasformato in assunzione in convenzione articolo 14, quattro sono ancora in essere, mentre due tirocini sono stati interrotti per difficoltà relative al raggiungimento del posto di lavoro: l’emergenza sanitaria ha infatti complicato la possibilità di utilizzo dei mezzi pubblici e questo ha inciso negativamente sui tempi di raggiungimento del luogo di lavoro.
Esperienze in sinergia
Oltre alla cooperativa lumezzanese, partner del progetto IAL è anche la Cooperativa sociale “Il Gabbiano” di Pontevico, una delle più importanti realtà presenti in provincia di Brescia: attraverso la loro attività hanno complessivamente generato oltre un centinaio di inserimenti lavorativi di persone disabili, maturando un’esperienza che è positivamente entrata in sinergia con lo specifico formativo di IAL Lombardia.
La collaborazione di Hdemia Santa Giulia
Nell’ambito del progetto, IAL Lombardia ha sottoscritto una convenzione con l’Accademia di Belle Arti “Santa Giulia” di Brescia per la progettazione di una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione sull’inserimento lavorativo delle persone con disabilità. Un gruppo di allievi ha realizzato diversi materiali promozionali che saranno utilizzati sia a mezzo stampa sia tramite social.