Allo IAL Lombardia il Premio “Cocanari” 2022
Il riconoscimento legato alla storia di Maria Teresa è al suo accompagnamento al lavoro
Nella cornice del Congresso nazionale della Cisl, in corso alla Fiera di Roma, sono stati consegnati i riconoscimenti del Premio intitolato alla memoria di Flavio Cocanari, il primo responsabile di un sindacato per le politiche a favore delle persone con disabilità, giunto quest’anno alla XI Edizione.
Il Premio evidenzia storie di vita, storie di persone e di comunità intere che vivono la disabilità nella certezza che esistono modalità e forme di inserimento sociale e lavorativo che vanno sperimentate e applicate.
Vincitore della XI Edizione del Premio Cisl “Flavio Cocanari” è IAL Lombardia per la storia di Maria Teresa, accompagnata al lavoro da Giulia Messori.
La storia e la motivazione
Maria Teresa, con una disabilità fisica e problemi articolari che si sommano ad una condizione di fragilità psico-sociale, ha trovato nello IAL Lombardia un ente in grado di accompagnarla da vicino in un percorso finalizzato alla sua ri-collocazione nel mondo del lavoro.
Il supporto del tutor di IAL Lombardia, in coordinamento con i servizi territoriali e il consultorio familiare, la formazione iniziale, l’orientamento e tirocinio, la riattivazione di un nuovo tirocinio dopo la sospensione a causa del lockdown, il sostegno emotivo e organizzativo hanno consentito a Maria Teresa di avere un accompagnamento affidabile, competente e prossimo.
Il percorso è proseguito, anche nelle diverse sedi della Esselunga di Sesto San Giovanni e Cusano Milanino, sino ad un primo contratto a tempo determinato e, infine, all’atteso tempo indeterminato. “Un sogno che si è avverato!”, ha detto Maria Teresa.
Le “menzioni speciali”
Ma sul palco del Congresso della Cisl si è parlato anche di altre storie, che simbolicamente possono rappresentarle tutte, e a cui è stata assegnata una “menzione speciale” in questo Premio “Flavio Cocanari”.
E’ la storia di Pierfrancesco, cieco e lavoratore pubblico della provincia di Nuoro, convinto che portare sui tavoli sindacali le istanze dei lavoratori disabili o svantaggiati possa migliorare le condizioni lavorative di tutti. E ha trovato nella Cisl un luogo di ascolto, attenzione e messa in rete di proposte e competenze.
E’ la storia di Stella (nome di fantasia), che si è trovata ad affrontare la pandemia in un grave disagio economico e con due bambini, di cui uno affetto da autismo. Grazie alla Cisl e all’Anteas ha ottenuto assistenza anche durante il lockdown, presentato istanze di benefici, ricevuto beni alimentari di prima necessità. Questo incontro ha fatto crescere anche la Cisl stessa, che ha sottoscritto protocolli e instaurato collaborazioni con Caritas, centro antiviolenza e associazioni del territorio
E’ la storia di Roberta, delegata Cisl, lavoratrice, affetta da acondroplasia e felicemente madre. Con determinazione e costanza si è convintamente impegnata nelle attività sindacali, sia nell’ambito della salute e sicurezza che nella rappresentanza nel Fondo Previdenziale Integrativo.
E’ la storia di Giorgio, uomo con invalidità fisica, che proprio durante l’emergenza Covid ha iniziato il proprio impegno alla guida dell’Unione Sindacale Comunale di Chieti, nel foggiano.
E’ la storia di Lorenzo, uomo calabrese con sindrome di down e complicazioni invalidanti del midollo cervicale, che, grazie al progetto “Io non sono solo” di Anteas, può godere di auto con pedana e “braccia amiche” per gli spostamenti; persino nel periodo pandemico.