Cisl, Servizi, IAL: la parola chiave è integrazione
L'intervento di Matteo Berlanda alla Conferenza regionale dei Servizi di Cisl Lombardia
“In un’epoca di iper-specializzazione, assistere alla ‘resistenza’, alla pervicacia di un’organizzazione di rappresentanza ancora tenacemente convinta della necessità di una presa in carico integrale della persona è davvero stimolante e commovente”. Lo ho detto l’amministratore delegato di IAL Lombardia, Matteo Berlanda, intervenendo ieri a Milano alla Conferenza regionale dei servizi, degli enti e delle associazioni della Cisl. “È un obiettivo notevolmente ambizioso, difficile – ha aggiunto – perché la persona è sempre qualcosa in più rispetto alla somma dei suoi problemi e dei suoi bisogni”.
“Chi si specializza a fare una cosa sola, di solito, è più bravo di chi ha l’ambizione di fornire un servizio più complesso e più integrato. E tuttavia – ha osservato ancora il responsabile di IAL Lombardia – nel cercare di fare stare tutto assieme, tanti servizi diversi tra loro e questi con lo specifico sindacale, c’è implicito un pensiero forte, un’idea radicale: quella per cui la conoscenza originata nel fare le cose direttamente, nell’erogare un servizio in prima persona, genera rappresentanza”.
Una considerazione questa ampiamente sottolineata nel corso dei lavori della Conferenza, con la consapevolezza che ci sono ampi spazi di lavoro per migliorare proposte e performance. Una sfida che interpella anche IAL e la sua capacita di leggere e comprendere le esigenze formative di un lavoratore, di un territorio o di una azienda per tradurle in adeguati percorsi formativi. “La parola chiave – ha concluso Berlanda – è integrazione. In un confronto costante con la Cisl, con i Servizi della Cisl e realtà sociali in cui hanno radicamento, perché in una logica di rete le risposte aprono sempre ad opportunità più ampie e più concrete”.